La X è la lettera del momento. Ne sa qualcosa Opel che ha presentato da pochi mesi la Grandland X, nuovo SUV dalle dimensioni importanti che tenta di fare breccia nei cuori italiani. E’ probabile che avrà successo, vuoi perché è diventato un status symbol del momento (che auto vorresti? Mi piacciono i SUV…) un pò perché garantisce lo spazio per un viaggio comodo e rilassante. Oggi parleremo della Grandland X Innovation 1.6 CDTi 120 CV, probabilmente il motore e allestimento perfetto per l’italiano medio.

Esteticamente gradevole, forme arrotondate e un design a tratti sportivo, la Grandland X nasconde molto bene le sue reali dimensioni:  4,47 mt di lunghezza, 1,86 di larghezza e 1,61 di altezza. Consigliabile un colore chiaro che possa mettere in risalto le fasce laterali e i passaruota che danno un bel senso di offroad. Frontale importante ma che sa poco di novità, la somiglianza con le sorelle Opel è evidente ma spesse volte si assomigliano un pò tutte ed è un peccato. Molto interessante invece il posteriore, che le regala un aspetto sportivo, forse la parte migliore della carrozzeria. Consigliabili cerchi grandi, il 18″ va bene, ma un 19″ con un aspetto più grintoso e aperto, le donerebbe un aspetto muscoloso.

Come per il frontale, anche l’interno non mi ha dato grandi emozioni. Quello che si prova è di salire su un’auto già conosciuta o guidata in un secondo momento (sensazione provata causa aver testato già la Mokka X…). Plancia simile alla sorella, disposizione dei comandi uguali e linee già viste. Però mi basta chiudere la porta e mi rendo conto che lo spazio a disposizione e tanto e ti senti subito a tuo agio. Sedile alto, ma non troppo, comodo e preciso nelle regolazioni, fatto per poter viaggiare comodo senza affaticarsi troppo, ma anche rigido ai lati per un sostegno che si percepisce subito alla guida.

Il display centrale da 8″ pollici è leggibile e non devi staccare le spalle per poterlo usare. Facile da utilizzare, si può fare a meno del libretto di istruzioni se ci si mette con impegno e si girano i vari menù. Avrei preferito qualche animazione, ma la serietà della plancia, forse non permetteva. Dotato di Apple CarPlay e Android Auto per collegare gli smartphone e gestire Siri o Google Now. Non mancano poi l’hotspot wi-fi 4G e il servizio OnStar, servizio gratuito ma a pagamento per il secondo anno. (servizio che andrà scomparendo per essere sostituito da quello gestito da PSA, ma che non permetterà forse nessun aggiornamento per le auto dotate già di OnStar)

Rispetto alla Mokka X, ho notato plastiche e allineamenti migliorati, di buona fattura comunque anche sulla Mokka. Buona la disposizione di tasche e botole per gli oggetti, fa da padrona il bracciolo che, regolabile indipendentemente dal sedile, è abbastanza capiente.

Alla guida questa Grandland X con motore 1.6 CDTi 120 CV, regala protezione e sicurezza. Dai primi km, si ha la sensazione di guidare qualcosa di solido e ben costruito. Complice il 1.6 diesel, che non alza mai la voce anche in accelerazioni importanti e di un abitacolo che isola bene i rumori della città. Un 1.6 che ha una coppia di 300 Nm che regala buon sprint in città ma che, in autostrada, meriterebbe qualche cavallo in più, soprattutto per renderla più vivace in ripresa. Enorme aiuto è il cambio a 6 merce dai rapporti corti che permette di mantenere l’auto in autostrada a filo dei 2000 giri a 100 km/h, a tutto vantaggio della silenziosità in abitacolo e dei consumi.

Forse non il più scorrevole e delicato che ci sia, ma per gusto personale, avrei preferito sempre un cambio automatico, soprattutto per la comodità che quest’auto sa regalare. Niente da dire anche su frizione e freni, la prima leggera e difficilmente affaticabile in traffico e dei freni sempre pronti all’occorenza. Ottimo in questo caso, la frenata di emergenza automatica quando si percepisce un ostacolo davanti a se. In autostrada invece ho apprezzato molto il Lane Departure Warning, una spia luminosa e un segnale audio che avverte l’abbandono involontario della corsia di marcia come il sistema di controllo “angolo cieco” e i fari automatici che selezionano automaticamente il fascio di luce in base alla strada che si sta percorrendo e alle auto della carreggiata opposta. Come dire, per lunghi viaggi, si sta sicuri mantenendo comunque il piacere della guida.

Come già accennato l’abitacolo è spazioso senza tante rinunce anche per cinque persone. Sui sedili posteriori si gode di uno spazio notevole, anche per le gambe a patto che, non siate alti due metri. Le sospensioni assorbono molto bene le irregolarità della strada senza neanche essere così morbide.

Ci si accorge dall’andamento di guida: sportivamente l’auto mantiene precisa la strada mentre il beccheggio e rollio sono poco accentuati. Tutto in favore di una tenuta di strada precisa e sicura. Il bagaglio ha una capacità di 514 a 1.652 litri con sedili posteriori abbassati, (basta un pulsante!) ma si possono recuperare altri 60 litri abbassando il pannello del baule, non facile da rimontare, ma sempre utile. Buona qualità anche il tessuto che ricopre tutto il bagagliaio e utilissimo il portellone Hands-Free quando si hanno le mani occupate. Nota dolente invece per il parcheggio: i vetri scuri e il lunotto non grandissimo non permettono manovre veloci. Fortuna che i sensori anteriori e posteriori, aiutano tantissimo mentre obbligatoria da scegliere come optional, la telecamera posteriore con visione 360° – per rilevare tutti gli ostacoli attorno all’auto.

La Grandland X si è dimostrata un’auto di sostanza. Tanti i suoi pregi, soprattutto se venisse scelta da una famiglia che ama viaggiare. Buona qualità a bordo e tecnologia a disposizione, anche per la Innovation, allestimento intermedio. Per chi volesse un SUV più esclusivo, allora prendesse in considerazione la Ultimate con motore 2.0 diesel con 177 CV e cambio automatico. Altrimenti, siate pazienti, è in arrivo il 1.5 diesel da 130 CV, consumi identici ma potenza maggiore.

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