Lancia firma il suo primo e-scooter

Creare un mondo migliore, che sia più sostenibile, più innovativo e anche più elegante. Così Lancia immagina il proprio futuro, dove la tecnologia va di pari passo con il rispetto per l’ambiente e dove l’eleganza sia uno dei motori del cambiamento. Questi i principi ispiratori che hanno dato vita a Lancia Ypsilon e-scooter, il nuovo monopattino elettrico, nato dalla collaborazione tra Lancia e MT Distribution, azienda italiana con un consolidato know-how nel campo della micro mobilità elettrica urbana.

Ypsilon e-scooter è disponibile in due colori, Maryne e Gold, con personalizzazioni nate dalla collaborazione di MT e Lancia con Pininfarina e consente di muoversi fra le vie del centro in maniera agevole, una volta parcheggiata la propria vettura. Dotato di un motore da 250W di tipo brushless, una tecnologia che richiede una manutenzione minima e garantisce alte prestazioni, può essere utilizzato come vero e proprio mezzo di trasporto per percorrere in autonomia fino a 18 chilometri. Il suo telaio in alluminio e la chiusura easy-folding assicurano leggerezza e praticità, rendendo comodo l’utilizzo in combinazione o in alternativa ad altri mezzi di trasporto. Le comode ruote honeycomb da 8’’, insieme alla sospensione anteriore, attutiscono le irregolarità del manto stradale, garantendo un maggior comfort. L’esperienza di guida è resa ancora più sicura dalle luci LED anteriori e posteriori, che si inseriscono in maniera armoniosa nelle linee del monopattino, impreziosendone il profilo.

Elegante e innovativo, il nuovo Ypsilon e-scooter è in perfetta armonia con lo spirito della Nuova Ypsilon Hybrid Ecochic. La Lancia Ypsilon, best seller con 35 anni di storia, 4 generazioni, 35 serie speciali e più di 3 milioni di unità vendute, continua ad essere sempre contemporanea, affermandosi come l’unica Fashion City Car nel suo segmento. Da 10 anni è sul podio del segmento B in Italia, è la seconda auto più venduta del mercato in assoluto e conferma di essere da oltre 3 anni stabilmente leader di vendita nel proprio segmento, consuntivando, nei primi 5 mesi del 2021, 22.800 immatricolazioni ed una quota del 13,8%. Inoltre, sono più di 34 mila le Lancia Ypsilon Hybrid vendute dal lancio, di cui quasi 20.000 nel 2021.

Lancia Ypsilon e-scooter è disponibile presso gli owned dealer italiani e i canali della grande distribuzione, nei negozi di elettronica di consumo e specializzati, oltre che nei principali store online, al prezzo di 299 euro.

Un weekend con la Toyota Yaris Hybrid Active

Perchè scegliere un’ibrida… è stata la mia prima domanda quando ho provato una delle auto più diffuse in Italia ad avere un motore termico ed un elettrico: la Toyota Yaris Hybrid. I vantaggi ci sono, ma ci saranno dei compromessi? Per rispondere ai miei dubbi, l’ho provata per un weekend intero e le sorprese non sono mancate.

La Toyota Yaris Hybrid rinnovata nel 2017, conserva quelle che sono le sue peculiarità: un’auto sotto i 4 metri, esteticamente gradevole e con un abitacolo vivibile. Si rinnova il frontale con un becco più pronunciato, i fari anteriori e quelli posteriori a led in base all’allestimento, mentre la plancia e abitacolo rimangono gli stessi. Ed è proprio qui che, si nota un progetto ormai datato se paragonato alla concorrenza. Mi riferisco alla linea della plancia che si estende in orizzontale lasciando quasi del vuoto tra le gambe, pulsanti non illuminati (alzacristalli, pulsanti sul volante…), tasche posteriori e prese d’aria inesistenti.

Ciò nonostante, la Yaris Hybrid, conserva un certo livello di qualità che fa piacere scoprire come la parte della plancia realizzata con plastiche soft, una qualità di vita a bordo interessante, un silenziosità inaspettata ed un motore vivace tutto da scoprire. Il suo funzionamento è facile: si può camminare in elettrico ma in caso di aiuto, entra il motore termico accoppiato all’elettrico. Quando le batterie sono scariche, il motore termico è il perno di tutto ma automaticamente carica anche le batterie. Quando si è fermi, entrambi i motori sono spenti a patto che quello termico non rimanga accesso per caricare le batterie scariche.

Il motore ibrido da 101 CV accompagnato da un cambio automatico E-CVT fa diventare la Yaris un’auto da città sotto tutti i punti di vista con prestazioni interessanti se si sceglie di adottare la guida solo con il motore termico e non badando ai consumi. Guidando in modalità ECO invece, entra in gioco il motore elettrico che, alle basse andature fa tutto lui, lasciando collaborare l’altro motore solo se premiamo l’acceleratore per avere più sprint. Ed è qui che entra in gioco, la morbosità del risparmio…

Per fare in modo che, si consumi il meno possibile, bisogna essere molto, ma molto leggeri sull’acceleratore. Se le batterie lo permettono, si può partire anche con il motore elettrico e le andature cittadine, permettono di poter utilizzare tutta la riserva di energia (ogni volta che si frena, l’energia viene riciclata per caricare la batteria) ed è un vero piacere guidare in città nel silenzio. Ma oltre i 50 Km/h, purtroppo il motore elettrico non riesce a sostenere la velocità ed ecco che entra in gioco il motore termico che difficilmente si farà sentire all’accensione se avete l’impianto audio acceso oppure se state parlando in auto.

Forse da più fastidio l’effetto frullatore che da il cambio. Da notare che, imbottigliato nel traffico più di 20 minuti, il motore elettrico mi ha fatto compagnia per più di 10 minuti con climatizzatore acceso dopodichè finita la riserva delle batterie, il motore termico si è acceso mantenendo un regime più alto del solito ed è rimasto così fin quando le batterie non sono arrivate a circa il 50% di autonomia. Inutile dirvi che in autostrada, il motore termico sarà acceso ma quello elettrico sarà sempre pronto quando ce ne sarà bisogno aiutando comunque a risparmiare sui consumi. Con la modalità EV-mode invece, si può guidare fino a 50 Km/h (piede permettendo) per 2 chilometri senza consumare benzina e senza inquinare.

La guida è alta e pur avendo poche possibilità di personalizzazione, sono comodo e i viaggi lunghi si affrontano con facilità. Bisogna abituarsi ai freni, che sono un pò troppo reattivi e al volante che mi è sembrato poco preciso ai comandi veloci. Il climatizzatore automatico è abbastanza silenzioso ed entra subito a regime a prescindere dal motore che sta funzionando. In linea generale, tra sospensioni efficienti, ruote da 15″ e motore dalla voce bassa, la vita a bordo è molto piacevole. Ci sono poi, una serie di accessori di serie che rendono la guida anche più sicura come gli abbaglianti automatici, il riconoscimento della segnaletica stradale, l’avviso superamento corsia, l’assistenza alle partenze in salita e il sistema pre-collisione.

Il display centrale occupa la gran parte della plancia. Buona la visibilità al sole, i comandi sono sufficientemente intuitivi (ma i tasti sono proprio piccoli), pecca purtroppo una lentezza generale nella risposta ai comandi che paragonata ad altri sistemi multimediali, lo rendono poco piacevole. Un vero peccato. Di serie la telecamera posteriore con linee di guida per il parcheggio. Ottima invece la gestione visiva del motore elettrico che permette al guidatore di capire l’autonomia delle batterie e i consumi istantanei o programmati in base ai viaggi. Le stesse informazioni si posso leggere anche nel display a colori posto al centro degli strumenti. Davvero ben fatto anche se poco intuitivo nel cambio delle informazioni.

I consumi si confermano bassi ma valgono sempre gli stessi accorgimenti: modalità ECO inserita e piede molto leggero. Con un uso alternato di città, autostrada e climatizzatore acceso, partendo da una riserva risicata, con 10 euro (1.65 euro al litro) ho fatto 139 km. Niente male.

In conclusione, la Toyota Yaris Hybrid è l’auto ideale per la città? Si, confermo! Ma sarete così influenzati dall’uso attento del pedale che, senza rendervene conto, vi beccherete qualche colpo di clacson in più. Il prezzo attuale della versione Active è di 12.150 euro compresi gli incentivi. Un prezzo interessante considerando gli accessori di serie e la natura dell’auto oltre al fatto che sarete liberi di entrare nelle ZTL e di avere la sosta gratuita in base alla regione.

Test Drive Nissan Leaf Tekna

Facciamo un esperimento: entrate in auto e chiudete gli occhi. Per pochi secondi provate ad immaginare la città senza rumori, attorno a voi soltanto un dolce silenzio. Aprite gli occhi e ditemi, come vi siete sentiti? Io direi rilassati, non credete? Questa è la sensazione che ho provato nel guidare Nissan Leaf, auto elettrica più venduta al mondo e che sta riscuotendo molto interesse anche qui in Italia. Per i test drive di Fantechnology, con questo articolo vi parlerò della mia esperienza con Leaf, un week end all’insegna dell’hi-tech e del rispetto per l’ambiente. Mai guidato un’auto elettrica? E’ il caso che vi fermiate a leggere.

La Nissan Leaf ha un linea particolare. Sono convinto che auto con questo design si amano o si odiano, io appartengo alla prima categoria! Arrivata alla seconda generazione, la Leaf presenta un frontale allungato con in bella mostra il logo con la fotocamera del sistema Around View Monitor che nasconde lo sportello per i bocchettoni della ricarica standard e veloce (lo sportello può essere aperto dall’interno con un tasto oppure dal pulsante sulla chiave elettronica) ed un paraulti grandissimo e totalmente verniciato. I fari allungati fino a metà dei passaruota e sporgenti, rendono l’insieme forse un pò pesante, ma sicuramente hanno un grande impatto. Colpisce all’occhio il riflesso azzurro dei fari a led, sia da accesi che da spenti. Un laterale con linea di cintura non altissima ma che sale di molto all’altezza dei finestrini posteriori regalando una linea dall’aspetto quasi sportivo grazie anche ai bellissimi cerchi in lega da 17″. Porte totalmente senza protezione che possono subito graffiarsi se a fianco del parcheggio si trova il maleducato che sbatte la porta della propria auto contro. Ma un profilo senza interruzioni è sempre più appagante, come dire: se bella vuoi apparire un pò devi soffrire, ma in questo caso ne subiranno soltanto i fortunati proprietari…!

Il retro è la parte migliore dell’auto. Ascoltando i pareri di molte persone (non potevo sostare un attimo che subito il curioso di turno si accostava per chiedere dell’auto…) è proprio la coda che colpisce più di tutto. Come mio parere, non mi risulta affatto sportiva, ma è così particolare ed elegante con quei fari e quel lunotto piccolo che da la sensazione di tipica auto hi-tech. Complice anche il colore bianco perlato metalizzato, si nota subito anche qui la fotocamera del sistema Around View Monitor, che aiuta nelle manovre di parcheggio. Curiosità: con 320 euro è possibile avere lo spoiler posteriore con pannelli solari, molto hi-tech!). Purtroppo il paraulti è abbastanza alto e le operazioni di carico risultano un pò difficili soprattutto in presenza di oggetti voluminosi e pesanti. In conclusione, la Leaf ha dimensioni importanti: 4,44 metri di lunghezza, 1,77 metri di larghezza e 1,55 metri di altezza, ma il design regala all’auto un aspetto molto più contenuto, con una buona dose di originalità.

E’ un pò come ritornare bambini entrando in Nissan Leaf! L’allestimento Tekna, il più lussuoso, presenta un interno in pelle nero ed una plancia scura abbastanza avvolgente con inserti lucidi che coprono anche parte del tunnel centrale. Ovviamente colpisce subito il quadro strumenti totalmente scuro e senza laccette ma che diventa una giostra di colori appena si preme il pulsante rosso dell’accensione in basso a destra.

Ecco allora comparire come per magia, le varie indicazioni: in alto troviamo un display allungato con le indicazioni della velocità, l’orario, la temperatura esterna e l’indicatore di quanti alberelli abbiamo salvato con la nostra guida ecologica. Il quadro strumenti presenta all’interno sulla sinistra, la temperatura delle batterie, a destra l’autonomia delle batterie con i km rimanenti, al centro un grande display con l’indicazione della percentuale della batteria o del tempo di ricarica, i km effettuati e la modalità di guida. In tutti i casi, è possibile scegliere la visualizzazione delle informazioni. In alto sopra il display, una scala di led, se illiminati alla destra possiamo renderci conto della potenza che stiamo sfruttando, per esempio quando accelleriamo, se invece sono illuminati a sinistra stiamo accumulando energia grazie alla frenata o alla decelerazione dell’auto. In questo caso potremmo notare come i km risidui tenderanno ad aumentare per la nostra felicità! Non mancano poi le varie spie di servizio. Il volante in pelle presenta vari pulsanti, tutti facilmente accessibili con il pollice. Illuminati di notte (anche se avrei preferito una luce più forte) è possibile alzare il volume, attivare i comandi vocali, rispondere ad una telefonata, cambiare le info del display del navigatore, impostare il cruise control e la modalità ECO (posizione perfetta!)

Al centro della plancia, il grande display da 7″ dove è possibile consultare il computer di bordo con le infinite opzioni ed informazioni (consumi, calcolo dell’energia utilizzata, risparmio senza climatizzatore ecc). Semplicissimo da utilizzare il navigatore, le impostazioni sono tutte molto chiare, è prevista l’assistenza a video della direzione da prendere, ed è possibile scegliere l’itinerario in base alla scelta più rapida o ecologica. Se durante il viaggio, la nostra autonomia è scarsa al tal punto di non raggiungerla, ci guiderà alla prima colonnina per la ricarica! (al sud scarseggiano, quella comunale si trova a Salerno…!) Non manca ovviamente il Bluetooth, il quale, dopo la prima associazione al cellulare, lo riconoscerà appena accendiamo l’auto. Ciliegina sulla torta, sistema audio Bose Energy Efficient Series con lettore CD MP3, radio, ingressi usb iPOD, AUX IN con 7 altoparlanti.

Potente, consuma circa metà dell’elettricità di un impiato tradizionale. Più in basso, ma sempre a portata di mano, il climatizzatore automatico, che non prevedere temperature separate, ma è comunque abbastanza efficace nello svolgere il suo dovere. Abbastanza silenzioso, distribuisce la temperatura in modo soffice, evitando soffi fastidiosi durante la guida. Le varie impostazioni sono visibile sempre dal display centrale, in una riga in basso con caratteri piccoli. Se non si ha un minimo di attenzione, potremmo avere difficoltà nel reperire le informazioni, ma in questo caso si tratta solo di abitudine. Per il resto la plancia presenta qualche botola sparsa un pò in giro: accanto ai pulsanti per il riscaldamento dei sedili, troviamo due portabicchieri e un piccolo vano per mettere il cellulare, lungo il tunnel centrale, nel bracciolo anteriore, lungo le portiere ed il classico vano portaoggetti sul lato destro, non regolare ma sufficiente ed illuminato. In alto invece troveremo il portaocchiali con i comandi delle luci di cortesia ed il led per l’illuminazione ambiente. Le plastiche sono di buona qualità, al tatto si percepisce la robustezza, anche se avrei preferito qualcosa di più morbido.

Prima di parlarvi delle sensazioni di guida, vi ricordo che a bordo di Nissan Leaf, si viaggia in completo silenzio. Con i suoi 21 decibel, guidare è un estremo piacere! Si apre l’auto premendo il pulsante sulla maniglia, si verrà riconoscuti grazie alla chiave elettronica, che può benissimo essere lasciata in tasca e si sale a bordo. Il display del quadro stumenti ci ricorda che per partire, dobbiamo prima premere il freno e poi utilizzare il tasto di accensione illuminato di rosso. A questo punto ci si aspetta il classico rumore meccanico di partenza ed invece completamente niente! Solo il quadro strumenti si accende e con un jngle capiamo che siamo pronti per partire.

Sblocco il freno di stazionamento, che in questo caso è a pedale e si trova a sinistra in basso (soluzione scomoda per un uso veloce…), seleziono dal joystick centrale sul tunnel, la modalità D/B e l’auto incomincia a muoversi come per magia. Il primo instinto è quello di accelerare subito per sentire un qualsiasi rumore che provenga dall’interno, ma niente! La Leaf accelera senza esitazione e considerando che sviluppa istantaneamente il 100% della coppia motrice, mi rendo conto che mi trovo a che fare con delle prestazioni di tutto rispetto, paragonate ad un motore diesel di ultima generazione. La guida diventa un divertimento, premo a fondo il pedale e la Leaf lascia ai semafori solo la polvere (fumo niente perché è elettrica…!). Solo un leggerissimo fischio appena percettibile entra in abitacolo nelle accelerazioni più decise, ma poi si è particolarmente presi dal totale silenzio che regna. Anche nelle asperità della strada, la Leaf continua a essere silenziosa, segno di una qualità costruttiva e di un assemblaggio fatto con cura, niente scricchiolii, o rumori di plasitica, l’unico rumore che sentirete saranno le buste della spesa scivolare di qua e di la nel bagagliaio!

Poco più di 11 secondi da 0 a 100 km/h ed una velocità di 144 km/h, fanno della Leaf, l’auto adatta anche per spostamenti un pò più importanti. Con i suoi 109 cv, ed un peso di 1474 kg, la Leaf sembra mantenere molto bene la strada con un volante non leggerissimo ma progressivo quanto basta ed un rollio poco accentuato grazie ad un baricentro abbastanza basso. I freni sono potenti e pur sollecitati non hanno mai sofferto di fanding, il pedale grande, ha una corsa breve. La posizione di guida è sempre rialzata, il sedile è comodo e ha una buona presa laterale, riscaldabile insieme al volante, ma qualche comando rimane però un pò oscurato dalla corona come il display in basso che non mi fa percepire se mi trovo in modalità ECO e vedere i km totali. Dovrei sporgermi in avanti, niente di problematico ovviamente, altrimenti regolare il volante un pò più in basso ma così si noterebbe quello spazio aperto tra plancia e volante che a me da fastidio vedere (sono pesante è vero…). Anche i tasti sulla sinistra della plancia sono parzialmente oscurati ma sono illuminati, invece i tasti degli alzacristalli non lo sono tutti e non riesco a capire per quale motivo considerando che durante la guida potrei aprire per distrazione quello posteriore e non l’anteriore destro…

La visione attorno all’auto è sufficiente, ma i piccoli triangoli posti alla base del parabrezza aiutano solo ad avere più luce all’interno, mentre con il lunotto, considernado anche i vestri oscurati, si ha fatica ad utilizzarlo ma in questo caso viene in aiuto il sistema Around View Monitor, che dal monitor centrale, grazie a 4 videocamere attive, (una anteriore sul logo, una posteriore e una sotto gli specchietti in basso) riesco a vedere lo spazio circostante passando da una videocamera all’altra o sfruttando la visione panoramica. Appena inserisco la retromarcia, un cicalino avvisa i pedoni della mia manovra, operazione poi facilissima in quanto l’auto cammina da sola quindi non devo premere sul pedale, a me resta solo frenare e l’attenzione sul display che modifica la traettoria dei movimenti con delle linee colorante anche grazie all’angolo di sterzata. Per il resto l’abitacolo è abbastanza spazioso anche per cinque persone dalla corporatura media. Il bagaglio invece non ha una forma regolare, ma in utti i casi, i suoi 370 litri serviranno quasi esclusivamente per la spesa.

Ovviamente c’è da tenere in considerazione l’autonomia! Nissan certifica i 199 km con una ricarica completa. Non ne sono certo e così la metto alla prova. Primo tentativo, fallito alla grande! Con una percentuale residua del 20% di batteria, sono riuscito a fare appena 110 km. Cosa c’è che non va? Provo di nuovo: ritorno all’unica colonnina comunale disponibile a Salerno e ricarico l’auto. Ben 6 ore circa di attesa per una ricarica completa. Ci riprovo ma in modo differente: modalità ECO, senza climatizzatore e strada extraurbana invece di autostrada. Missione compiuta! Con una carica residua del 10% ho fatto 190 km! Il segreto sta proprio in quella spia di colore verde sul volante: se si utilizza la modalità ECO, viene tagliata la potenza del motore, per far strada ad una guida meno brillante ma parsimoniosa. Anche il climatizzatore se acceso, subisce una perdita di potenza, ma sono le strade urbane ed extraurbane che fanno la differenza, dove tra una frenata decisa ed una decellerazione, l’auto recupera energia per accumularla e ricaricarsi da sola. Ecco che allora vedrete sul display i km residui aumentare come per magia e spuntare nel display in alto i famosi alberelli salvati!

la Nissan Leaf è un’auto da provare. Tecnologica quanto basta, promette e non delude le sue aspettative. Non fatevi ingannare dalla forma, pur essendo un’auto completa e capiente, ha i suoi limiti come l’autonomia che non permette di fare viaggi senza avere la paura di rimanere a terra, ma la Leaf è stata progettata per la città ed è proprio li che vi darà la massima soddisfazione. Considerando poi che in alcune città potrà entrare in ZTL e parcheggiare gratis, allora tutto diventa ancora più interessante! I prezzi partono da 24.790 euro per la “Visia”, 27.790 per Acenta e 30,690 per la Tekna, tutte con soluzione di noleggio batterie, soluzione ideale per chi vuole risparmiare bei soldini sull’acquisto. Cosa ne pensate, siente incuriositi da tale tecnologia eco sostenibile oppure siete affezionati al vostro rumoroso motore?